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Negli ultimi anni, come riportato dai principali media, sono sempre più numerosi i casi di giovanissimi coinvolti in omicidi brutali, spesso senza un movente chiaro o con motivazioni lontane da quelle “tradizionali”, come vendetta o cupidigia.
Parliamo di ragazzi uccisi da coetanei, di rei confessi di efferati delitti, di stragi familiari. Episodi che, secondo Roberta Bruzzone, riflettono un profondo senso di inadeguatezza vissuto da questi giovani.
Rabbia e angoscia cresciute nel silenzio, alimentando un “sé grandioso” che esplode nel peggiore dei modi.
Bruzzone ci guida in un viaggio nel lato oscuro dei ragazzi che uccidono, nell’“epoca della rabbia”: un’analisi lucida dei percorsi psicologici e familiari che portano a questi scenari, per comprendere, prevenire e aiutare i genitori a svolgere il loro ruolo educativo con maggiore consapevolezza.
Perché certi drammi non si ripetano.